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mercoledì 26 giugno 2013

Estate 2013 a Carrara: arte, marmo e scultura

Il centro di Carrara in questa estate 2013 sarà il palcoscenico di esposizioni, dibattiti e installazioni dedicate al marmo e alla sua profonda connessione con la città.

Numerose le mostre in programma ospitate nell'aula magna dell'Accademia delle belle arti, oltre ad una esposizione monumentale dedicata ad uno dei grandi maestri del liguaggio astratto, Antoine Poncet, che troverà spazio nel Centro Arti Plastice in località San Francesco e nell'attigua piazza XXVII aprile, dove ci sarà anche il simposio di scultura.

Evento principe di questa estate dedicata al marmo sarà la mostra intitolata 1957/2010 presso l'Accademia; questa mostra proporrà ai visitatori una "passeggiata" fra le edizioni della biennale di scultura, iniziata appunto nel 1957, offrendo loro le opere di vari artisti che hanno partecipato alla bienale carrarese nel corso degli anni (Mario Merz, Idetoshi Nagasawa,  Michelangelo Pistoletto, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, solo per citarne alcuni).

L'aula magna del Liceo artistico sarà la sede di un'istallazione di Abel Herrero, artista cubano che ha partecipato alla biennale di scultura nel 2008.
Da segnalare anche l'interessante esposizione affidata a Donia Maaoui e Michel Boucquillon presso la Chiesa delle Lacrime, che proporrà una interessante fusione tra design e arte con una originale e suggestiva commistione tra oggetti d'uso e elementi artistici.
Nelle sale di Palazzo Binelli saranno allestite le mostre di Gianni Colosimo (L’arcana profezia delle sette vacche tibetane) e di Luciano Massari.

Dal 16 al 26 luglio, nel giardino di palazzo Binelli, si terranno gli incontri della rassegna Illuminations, dove esponenti di spicco della cultura e del giornalismo di settore daranno vita a dibattitti sulla biennale di Carrara e sulle altre grandi manifestazioni artistiche italiane e internazioni.

Tutto questo sarà imprezziosito da spettacoli e concerti che si svolgeranno nel corso dell'estate carrarese nella suggestiva e unica Piazza Alberica


martedì 25 giugno 2013

Alberto Meda e il design in marmo

Continuiamo la nostra passeggiata attraverso il grande design in marmo parlandovi di Alberto Meda, uno dei più grandi designer italiani che ha prestato la sua creatività alla lavorazione del marmo di Carrara.
Prima di tutto un piccolo estratto della biografia di questo grande disegnatore:
Nato a in provincia di Como nel 1945, si laurea in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano nel 1969 e dal 1973 è stato responsabile della progettazione per la Kartell, una nota azienda produttrice di oggetti di alto design in materiali plastici.
Dal 1979 opera come libero professionista e collabora coi più noti produttori di oggetti e elementi d'arredo di alta gamma.
Proprio per uno di questi colossi del settore, Marsotto Edizioni, Meda ha progettato il tavolo Jeeves un tavolo realizzato interamente in marmo di Carrara.
La straordinarietà di questo tavolo sta nella delicatezza delle linee e che danno l'idea di un oggetto leggero, quasi etereo.
Il tavolo si compone di una base formata da tre elementi su è fissato il piano d'appoggio di forma circolare; un progetto semplice e spettacolare al tempo stesso che rende giustizia ad un materiale raffinato come il marmo bianco di Carrara



domenica 23 giugno 2013

Design e marmo di Carrara

Il marmo di Carrara è protagonista di opere di design di altissimo valore come quelle di Patricia Urquiola, designer di fama mondiale, premiata come "donna del marmo" nel 2010 alla fiera di Verona e come Designer del decennio 2000-2010 da Home e Häuser.
Uno degli esempi più belli è senza dubbio Marblelace, un progetto ecosostenibile realizzato con scarti delle lavorazioni del marmo che trasforma l'irregolarità dei materiali usati in elementi di grande pregio.

L'idea è composta da Lace, una parete a traforo interamente in marmo di Carrara di 8,5x2,4 metri; all'estremità opposta troviamo un'altra grande parete di 9x2,7 metri ad intarsio composta da marmo policromi in grado di regalare una spiccata sensazione di tridimensionalità;
Sorprendenti  anche le Paraven, pareti mobili e modulari in marmo di Carrara, che creano un intreccio più simile a quello di una tenda di pizzo che non a pareti realizzate in marmo.

Per un approfondimento in merito vi rimandiamo a questo link

lunedì 17 giugno 2013

Caratteristiche del marmo di Carrara

A rendere il marmo di Carrara una pietra tanto pregiata e conosciuta sono una serie di caratteristiche minerali e geologiche che lo differenziano da tutti gli altri marmi.
In questo articolo vorremo consigliarvi un testo che tratta in modo approfondito le strutture geologiche della formazione dei marmi, così come la geomorfologia dei bacini marmiferi apuani e le attuali tecniche di estrazione e lavorazione.
Una parte del documento è poi dedicata agli aspetti merceologici e agli impieghi dei marmi nei diversi settori in relazione alle loro peculiarità.

Il documento è visionabile cliccando QUI
Per approfondire le diverse tipologie di marmo estratti a Carrara, vi rimandiamo al nostro articolo TIPI DI MARMO

venerdì 14 giugno 2013

Marmo e scultura

Il marmo di Carrara è da sempre apprezzatio dagli scultori e molte opere realizzate con questo materiale sono sparse per grandi e piccole città in tutto il globo.
Gli esempi di artisti che lavorarono la pietra apuana sono molti, a partire dal celeberrimo Michelangelo, che si recava personalmente in visita alla cave di Carrara per scegliere i blocchi a lui più congeniali. Parecchi capolavori del maestro rinascimentale sono realizzati porpio in marmo di Carrara; basti pensare al Giovane arciere, oggi conservato al Metropolitan Museum di New York, o al David, o semplicemente alla Pietà.

Altri nomi illustri dell'arte italiana e internazionale hanno spesso lavora il marmo apuano: fra questi Giovanni Pisano che realizzò la Madonna col Bambino per il portale del Battistero di Pisa (opera ora conservata al museo dell'Opera del Duomo di Pisa) o il maestoso pulpito del Duomo di Pistoia, oppure il più grande esponenete del neoclassicismo italiano, Antonio Canova, che scolpì in marmo di Carrara la meravigliosa Amore e Psiche.

Da ricordare sono anche Baccio Bandinelli che diede vita a opere come il Mercurio, oggi al museo del Louvre, o all'incompiuta statua del Gigante, che doveva rappresentare Andrea Doria sotto le spoglie del dio Nettuno, oggi a Carrara in piazza del Duomo e Jean de Boulogne, noto semplicemente come Giambologna, che realizzò la maestosa statua del Ratto delle Sabine, scolpendo un unico monolito di oltre 4 metri.

Ma la stessa città di Carrara ha dato i natali a molti scultori di fama mondiale, per citarne solo alcuni, ricordiamo: Danese Cattaneo, nato a Colonnata, Andrea Calamech e Pietro Tacca, forse il più  noto, creatore di capolavori come i Quattro Mori del monumento a Ferdinandi I situato a Livorno e della gigantesca statua equestre di Filippo IV nella Piazza d'Orinente a Madrid.


mercoledì 12 giugno 2013

Escavazione del marmo: la storia

L'escavazione del marmo con tecniche più evolute rispetto al semplice martello e scalpello utilizzato dai primi abitanti della zona, risale già all'epoca romana.
I cavatori dell'impero usavano inserire nelle naturali fenditure del marmo dei cunei di legno di fico che poi venivano bagnati con acqua: il dilatarsi del legno causava lo staccamento del blocco.
Questo principio, con alcune innovazioni, restò in uso fino al 1500, periodo in cui la polvere da sparo sostituì i cunei di legno.
L'utilizzo della polvere nerà però non apportò grandi vantaggi ai fini dell'escavazione; anzi si rivelò controproducente in quanto non consentiva di controllare la forma del blocco e talvolta le esplosioni erano talmente violente frantumare il blocco e renderlo senza valore.
Con l'avvento delle mine, la situazione cambiò; si poteva controllare meglio il taglio della pietra ed evitare di distruggerla.
Tuttavia la vera rivoluzione arrivò col filo elicoidale. Un filo di acciaio costituito dall'intreccio di 3 fili diversi che scorrendo sulla roccia trascinava con se sabbia silicie e acqua, riuscendo a penetrare il marmo con velocità e precisione e limitando la perdita di materiale.
Assieme al filo elicoidale, altre geniale innovazione, fu la puleggia penetrante: un disco d'acciaio con una scanalatura e alcuni denti diamantati sulla superficie che penetrando il marmo aveva il compito di portarsi dietro il filo elicoidale, aumentandone così l'efficacia.
Con l'utilizzo di questi nuovi sistemi divenne possibile tagliare dalla montagna enormi quantità di marmo (bancate) che venivano fatte cadere nel piazzale della cava e successivamente tagliate in blocchi adatti ad essere commercializzati.
Oggi si utilizza il filo diamantato, che consente una penetrazione ancora più rapida.
Presso il museo del marmo di Carrara, di cui abbiamo parlato in questo POST , è presente un'intera area dedicata all'archeologia e alla storia dell'escavazione.

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Torta di riso

La torta di riso è un altro dolce tipico della zona carrarese, ma in generale di tutta la provincia.
A Carrara e nelle varie frazioni si usa prepararlo soprattutto durante le feste dei santi patroni, ad esempio a Marina di Carrara il 19 marzo per S. Giuseppe, a Carrara il 30 novembre per S. Andrea, ad Avenza il 25 aprile per S. Marco
Come ogni ricetta tipica ha numerose varianti, a seconda della zona in cui viene preparata, anzi si può tranquillamente dire che ogni famiglia ha la sua versione col suo piccolo segreto....

INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DI 45X30X10

1,5 litri di latte intero
20 uova intere
700 grammi di zucchero
150 grammi di riso
Scorza grattuggiata di un limone
Un pizzico di sale
Un goccio di sambuca

PREPARAZIONE

Cuocere il riso in abbondante acqua con un pizzico di sale. E' importante non far scuocere il riso, ma toglierlo ancora leggermente al dente.
Una volta cotto farlo raffreddare.
Mentre il riso si fredda mettere in una ciotola tutte le 20 uova e sbatterle a mano (assolutamente non con frullatori o altri attrezzi) e aggiungere lentamente il latte, continuando a lavorare sempre a mano.
a questo punto si aggiunge lo zucchero e il pizzico di sale e si continua a lavorare la crema fin quando lo zucchero non è ben sciolto.
In ultimo aggiungere la sambuca e la scorza di limone.

A questo punto il riso sarà abbastanza freddo, quindi prendere la teglia imburrata e disporre il riso sul fondo im modo uniforme. Questo è uno dei punti su cui ogni casa ha la sua teoria...c'è chi ama un grosso strato di riso sul fondo, chi invece preferisce più crema, a voi la scelta. Con questa ricetta avrete una torta con uno strato medio di riso.

Una volta steso il riso con un mestolo iniziare ad aggiungere la crema molto lentamente all'interno della teglia, avendo cura di non muovere il riso sul fondo.

Infornare a 180 gradi per circa 2 ore. La torta pronta avrà un bell'aspetto di colore giallo lucido con numerose chiazze scure sulla superficie.

Terminata la cottura lasciar raffreddare e tagliare a fette.

martedì 11 giugno 2013

Buccellato

Il buccellato è un dolce tipico della cucina lucchese, ma visto che Carrara si trova a pochi passi dalla lucchesia, questa delizia è tipica anche della cucina carrarese.
E' un dessert semplice da preparare, ma allo stesso tempo gustoso, che ben si accompagna ad un buon bicchiere di rosso, oppure ad una bella tazza di latte caldo a colazione.

INGREDIENTI per una tortiera da 24 cm di diametro

200 gr di farina
200 gr di zucchero
125 gr di burro fuso
2 uova
latte q.b.
lievito per dolci

PREPARAZIONE

In una planetaria, o volendo lavorare a mano in una ciotola, versare la farina e aggiungere le uova e lo zucchero.
Iniziare a lavorare lentamente e aggiungere a filo il burro fuso.
Versare il latte a filo fin quando non si ottiene un impasto denso e cremoso. Aggiungere il lievito e continuare a lavorare per 2-3 minuti.
Versare il composto in una tortiera imburrata e infarinata e informare a 180 gr per 30 minuti circa.

La ricetta tipica prevede l'aggiunta di uva passa all'impasto, ma si può aggiungere un po' di tutto: pinoli, noci, nocciole, mandorle...




sabato 8 giugno 2013

Premio Lunezia

Il Lunezia anche quest'anno si svolgerà a Marina di Carrara dal 19 al 21 Luglio, con tre serate che premieranno come sempre l'eccellenza della musica italiana, ricercando nelle canzoni il valore musical-letteraio, quindi non solo musica, ma attenzione particolare ai testi e alle tematiche trattate.
Dal 1996, primo anno della manifestazione, il Premio Lunezia si è evoluto e ha conquistato sempre più l'attenzione dei principali canali mediatici italiani, sia radio che tv, proprio in virtù della sua unicità.
Nel corso delle edizioni si sono succeduti sul palco del Lunezia i più grandi interpreti della musica italiana, da Vasco Rossi ad Andrea Bocelli, passando per Laura Pausini e Gianni Morandi.

Dal 2001è attivo anche il concorso dedicato alle nuove proposte della musica che offre ai suoi finalisti un importante trampolino di lancio nell'industria della musica.

Qui il sito ufficiale del Premio Lunezia

venerdì 7 giugno 2013

Musei a Carrara

Museo civico del marmo della città di Carrara

Situato in Viale XX Settebre in località Stadio, è aperto dal 1982 ed è composto da otto aree espositive in cui viene raccontata la storia e l'evoluzione dell'escavazione e della lavorazione del marmo.
Le sezioni del museo sono: archeologia romana, archeologia industriale, scultura medievale, artigianato artistico, scultura moderna e contemporanea, marmoteca, geologia e applicazioni tecniche dei marmi.

Sito web: http://urano.isti.cnr.it:8880/museo/home.php

Centro Arti Plastiche di Carrara

Ubicato in via Canal del Rio a Carrara, il Centro Arti Plastiche è dedicato all'arte contemporanea e ospita opere e installazioni di numerosi artisti tra cui: Giuliano Vangi, Angelo Mangiarotti,  Mirko Basaldella, Augusto Perez, Grazia Toderi,  Ohad Meromi, Cyprien Gaillard e molti altri. In Centro ospita inoltre numerose esposizioni temporanee. Per restare aggiornati sulle attività del centro vi rimandiamo alla pagina facebook https://www.facebook.com/centroartiplastiche 

Gipsoteca dell'Accademia delle belle arti di Carrara

All'interno dell'edificio che ospita l'Accademia  (notevole palazzo medievale dei Cybo-Malaspina) è ospitata una collezione di oltre 300 gessi che coprono un arco temporale assai vasto

Sito web: http://www.accademiacarrara.it/index.php/gipsoteca

mercoledì 5 giugno 2013

Hotel, residence e b&b a Marina di Carrara

Marina di Carrara è una elegante e tranquilla località balnerare situata a 7 km dal centro di Carrara e a 10 km dalle cave di marmo.

Le spiaggia, ampia e sabbiosa, si estende per circa 3 km in un unico fronte dal porto fino alla foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria. Numerosi sono gli stabilimenti balneari attrezzati. Non mancano strutture alberghiere, b&b e residence di cui vi daremo alcuni riferimenti a fondo articolo.

Il clima è molto mitigato dal mare e dalla presenza a pochi km delle Alpi Apuane. Le estati, tipicamente mediterranee, non sono mai eccessivamente afose, così come gli inverni non sono mai particolarmente rigidi.

Storicamente l'area di Marina di Carrara conobbe lo sviluppo attorno alla metà del 1800, con la costruzione della prima banchina portuale adibita all'attracco delle navi per il commercio del marmo. Da allora l'espansione della città non si è mai fermata e ad oggi si estende su un'area di 5 km quadrati, con 25.000 abitanti.

Marina di Carrara dista pochi chilometri anche dalle Versilia; in circa 15 minuti si può essere a Forte dei Marmi e in poco più a Viareggio.

Strutture alberghiere e turistiche

Hotel Residence Exclusive

Indirizzo: Viale Cristoforo Colombo, 59, 54033 Carrara Massa-carrara 
Telefono:0585 789263

Hotel Atlantic 

Indirizzo: Vl. Vespucci 36, 54033, Carrara, MS 
Telefono:0585 630018

B&B Villa Acero

Indirizzo: Via Bigioni 54 , 54033, Marina di Carrara, MS
Telefono: 0585 787693 Cell: 329 4346005

B&B Residenza Marina

Indirizzo: Via Venezia 72, 54033, Marina di Carrara, MS
Cell: 339 2292253

lunedì 3 giugno 2013

La lizzatura

La lizzatura è un metodo di trasporto dei blocchi di marmo utilizzato a Carrara fino alla vigilia della seconda guerra mondiale e impiegato fino alla metà degli anni 60 per le cave poste alle quote più alte che non erano ancora state raggiunte dalle strade camionabili.

E' un procedimento affascinante e spettacolare, ma allo  stesso tempo pericolosissimo.
I blocchi venivano fissati ad una particolare slitta di legno, la Lizza,  trattenuta a monte da un complesso sistema di funi.

La squadra che aveva il compito di far scendere la slitta e di controllarne il percorso era composta generalmente da 12 uomini; la figura cardine della squadra era il capo lizza, cioè l'operaio più esperto, cui spettava la rischiosa mansione di porsi di fronte alla slitta e sistemare i "parati", delle assi di legno di ciliegio insaponate che serivivano per far scorrere la lizza mentre le funi venivano allentate.Il capo lizza doveva quindi controllare il percorso del blocco e di impartire gli ordini all'altro operaio fondamentale in tutto il processo, il "mollatore", cioè la persona cui spettava il delicato incarico di allentare o bloccare le funi responsabili della discesa.
 Da lui e dal suo operato dipendava spesso la vita di tutta la squadra, che avrebbe rischiato di essere travolta dal masso se questo fosse sceso senza controllo acquistando velocità. Talvolta poteva accadere che per l'enorme peso del blocco le funi che lo tenevano fissato alla lizza si rompessero causando la morte o il ferimento della squadra di lizzatori.

Carrara pianse molti suoi cittadini che persero la vita mentre svolgevano il loro lavoro e ancora oggi se ne onorano il coraggio e il sacrificio con delle rievocazioni storiche della lizza che vengono svolte periodicamente tra le cave di Carrara.

A rendere ancora più pericolosa tutta l'operazione era il terreno su cui veniva svolta; i blocchi venivano fatti scendere dal "ravaneto", cioè un pendio ricoperto di scarti e residui di marmo, accidentato e quindi di estrema pericolosità.

Tipi di marmo

Quando si parla di marmo di Carrara spesso si immagina una sola varietà di pietra, al più si fa distinzione tra il famoso bianco statuario e il marmo ordinario.
In realtà dalle montagne carraresi si estraggono diversi tipi diversi di marmo, con caratteristiche di struttura chimica e cromatiche differenti.

Le principali tipologie sono:

Bianco Ordinario: è la qualità di marmo più estratta a Carrara, rappresentando oltre il 50% della produzione. Si riconosce dal colore di fondo bianco e dalla limitata quantità di venature.

Statuario: la produzione di statuario è molto inferiore rispetto a quella del bianco ordinario e si attesta attorno al 5% . La grana di questa varietà è molto fine, con un colore bianco che tende all'avorio. Le venature sono molto poche o assenti. In presenza di venature più accentuate su un fondo statuario si parla di Statuario venato.

Calacatta: il colore di fondo e la grana sono sempre quelli del bianco statuario, con venature larghe pochi centimetri che cromaticamente possono variare dal grigio chiaro, al giallo chiaro e talvolta al verdognolo. E' uno dei tipi di marmo più rari e pregiati.

Bianco venato: simile al bianco ordinario per il colore di fondo, ha venature più numerose e orientate sencondo una direzione preferenziale (verso di macchia).

Arabescati: non sono molti i marmi arabescati estratti nelle cave di Carrara. Il fondo è bianco, le venature sono solitamente grigio chiare e tendono a intrecciarsi tra loro. In alcune varietà, come il Brouillè, l'intreccio è talmente fitto da far risaltare il bianco di fondo in modo particolare.

Cremo: il cremo è un marmo molto pregiato e prodotto in quantità molto limitate. Il colore di fondo è bianco tendente al giallognolo. La grana è fine o medio-fine e le venature, non semrpe presenti, sono solitamente molto fini e dal colore grigio-giallognolo.

Nelle apuane carraresi non si estraggono solo marmi bianchi, ma anche qualità più scure, come ad esempio il Bardiglio e il Nuvolato apuano. L'estrazione di queste varità è assai ridotta, attestandosi attorno al 3% rispetto alla produzione totale.

Il Bardiglio ha un colore di fondo grigio, con venature grigio scure molto accentuate e dall'intreccio irregolare.
Il Nuvolato apuano ha sempre un colore di fondo grigio, ma le venature sono decisamente più chaire e solitamente orientate verso un'unica direzione.